Il velo come strumento di oppressione femminile nel saggio di Giuliana Sgrena

Ospite della serata del 4 giugno per la sezione Incontri d’Autore, la giornalista, scrittrice e politica Giuliana Sgrena presenterà il saggio Donne ingannate. Il velo come religione, identità e libertà, pubblicato dalla casa editrice Il Saggiatore, alle ore 21:00 presso il cortile del Castello “Pirro del Balzo”, in dialogo con la giornalista e direttrice di Basilicata24 Giusi Cavallo.

Attraverso la voce delle donne incontrate durante i reportage in Medio Oriente, Donne ingannate mette in luce le ipocrisie e le contraddizioni dell’utilizzo del velo, sia che esso venga usato per imposizione sia per libera scelta. Innegabile, infatti, che l’obbligatorietà del velo nella religione islamica sia parte di una cultura che vuole sottomettere le donne e privarle dei loro diritti, come dichiara Sgrena sin dall’incipit:

Il velo islamico è […] il simbolo dell’oppressione, anche se in forme e gradazioni diverse. La libera scelta di portare l’hijab, invocata in nome della religione, della tradizione e/o dell’identità, in fondo risponde solo all’ossessione maschile del corpo della donna.

Il rapporto tra libertà e religione è affrontato con tenacia dall’autrice, che, tramite il racconto puntuale dei fatti accaduti in Afghanistan, in Iran, nel Maghreb, mostra il volto più reazionario di una cultura e di una società che impedisce alle donne qualsiasi forma di espressione e libertà.

La sua critica però non si limita ai Paesi del Medio Oriente, ma si spinge fino a chi, in Occidente, afferma in nome del relativismo culturale la legittimità dell’utilizzo del velo, di fatto giustificando l’oppressione femminile in un contesto meno pericoloso, ma che non protegge dai numerosi femminicidi perpetrati ai danni di donne musulmane di seconda generazione. È questo uno degli inganni dai quali Giuliana Sgrena vuole metterci in guardia, un inganno che dimostra quanto ancora oggi sia complesso opporsi alle richieste dei padri, dello Stato, della Chiesa o dell’imam.

Donne ingannate è un pamphlet utile per alimentare il pensiero critico laico in un momento storico come quello attuale in cui sono sempre più forti e preoccupanti gli attacchi ai diritti civili universali delle donne nel nome delle tradizioni e delle fedi religiose. Sullo stesso tema, interessanti anche i volumi Il prezzo del velo. La guerra dell’Islam contro le donne (Feltrinelli, 2008), Rivoluzioni violate (Il Saggiatore, 2014) e Dio odia le donne (Il Saggiatore, 2016).

Storica inviata del Manifesto, giornalista, scrittrice e politica, Giuliana Sgrena ha realizzato molteplici reportage dai teatri di guerra del Medio Oriente e dell’Africa. Tra le altre sue pubblicazioni: Kahina contro i califfi. Islamismo e democrazia in Algeria (Datanews, 1997), Alla scuola dei taleban (Manifestolibri, 2002), Il fronte Iraq. Diario di una guerra permanente (Manifestolibri, 2004), Fuoco amico (Feltrinelli, 2005), Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq (Feltrinelli, 2010), Manifesto per la verità. Donne, guerre, migranti e altre notizie manipolate (Il Saggiatore, 2019).