Selim e Isabella

di Enrico Costa
Città del Sole Edizioni, 2016

domenica 29 maggio 2016, ore 17.00
Piazza Umberto I – Mama’s Cafè

Un centone, quasi un Romanzo (“di formazione”) sotto forma “scenica”, – commedia dell’arte o dramma buffo, film alla Altman o racconto alla Carver –, dove un Poeta, il librettista di teatro d’opera, onnisciente e onnipresente deus ex machina di vicende complicate ma non troppo, tiene le fila di un dramma dove nulla è definitivo e dei fatti narrati nessuno, regista compreso, conosce la conclusione. Una grande contaminazione ove l’Autore fa convivere influssi culturali e generi più diversi – lirica e letteratura, cinema e tradizione musicale napoletana e mediterranea, fino al pop-rock –, in un testo che vuole divertire anche se sulla scena, come nella vita, le vicende non sono sempre buffe.

Gli immortali personaggi di un dittico rossiniano, Selim e Isabella, e con loro tanti “caratteri classici” del palcoscenico e del “set cinematografico” narrano, fra interdisciplinarità, multidisciplinarietà e globalizzazione ante litteram, una storia mediterranea. Napoli e Algeri vivono su un immenso palcoscenico diviso in due “scene parallele” che, pur interagendo fra loro, vengono alternativamente “oscurate” o investite da fasci di luce, fino a che le due scene diventano una sola.

Dualismo e dualità dominano una “sceneggiatura” in due tempi, o “copione” in due parti. Prima si narrano le peripezie amorose di un principe turco, Selim, e di una nobildonna italiana, Isabella, alle prese con due viaggi paralleli in cui ciascuno ritrova l’amore perduto. Poi, scesi dal palco protagonisti e comprimari, e altri personaggi del tutto nuovi, fra parallelismi e dicotomie interpretano una seconda parte altrettanto intrigante che si sfiocca in nuove storie.


L’autore

Enrico Costa

Enrico Costa, professore ordinario di Urbanistica all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per più di quarant’anni è stato un saggista mai ingabbiato nel linguaggio accademico/professionale, curando sempre uno scrivere comunicativo per farsi capire da tutti, lettori specialisti e no, anche trattando temi specialistici.

La svolta verso la narrativa avviene nel 2011 con Itinerari mediterranei. Simboli e immaginario fra mari isole e porti, città e paesaggi, ebrei cristiani e musulmani nel “Decameron” di Giovanni Boccaccio, Città del Sole Edizioni –, non saggio di urbanistica ma libro di un urbanista –, e da allora si dedica alla scrittura creativa in prosa e in versi, pubblicando racconti e poesie in opere collettanee.