di Raffaele Nigro
Adda Editore, 2016
domenica 29 maggio 2016, ore 18.30
Ristorante d’Ávalos – Via Fornaci
A vent’anni dal primo viaggio, tornano – rivedute e ampliate nei contenuti – l’insospettabile bellezza e la struggente malinconia di una terra poco conosciuta, in bilico fra tradizione e modernità, memoria e desiderio. Torna il viaggio di un grande scrittore nei luoghi d’origine, accompagnato da immagini eccezionali, quasi incredibili. Per rivedere i luoghi comuni e spalancare una nuova finestra su un ricchissimo patrimonio ambientale, culturale e umano.
L’autore
Raffaele Nigro, giornalista e scrittore di origini lucane, nasce a Melfi nel 1947 e vive e lavora a Bari, dove è caporedattore Rai. Esordì nel 1975 con una raccolta di versi sperimentali Antymath&mata e una di Tradizioni e canti popolari lucani, cui fece seguire (nel 1978) i risultati di alcune ricerche d’archivio su Centri intellettuali e poeti della Basilicata del secondo Cinquecento e (nel 1980) Basilicata tra Umanesimo e Barocco. Continuando nel filone della ricerca culturale come strumento di riflessione sulla questione meridionale, operò successivamente su Antonio Persio e Bernardino Telesio, Vincenzo e Porfido Bruno, sulla Carlucci, su Rocco Scotellaro e su antologie di poeti meridionali del secondo Novecento. Nel 1980 esordì come autore teatrale con Il Grassiere, portato in scena dal teatro Abeliano di Bari; seguirono Bande e Discarica e nel 1986 Hohenstaufen e Il santo e il leone per un laboratorio di Giorgio Albertazzi. In poesia ha pubblicato Giocodoca e La metafisica come scienza, ironie e sperimentazioni sul linguaggio dei mass media e sulla trasformazione della cultura contemporanea in eventi spettacolari. Alla raccolta di racconti A certe ore del giorno e della notte ha fatto seguito il romanzo storico I fuochi del Basento, che si è aggiudicato il Supercampiello e il premio Napoli nel 1987, e La baronessa dell’Olivento, pubblicato nel 1990. Ha fatto seguito nel 1992 il romanzo Ombre sull’Ofanto e nel 1994 Dio di levante. Ha fondato nel 1975, con alcuni poeti pugliesi, il gruppo d’avanguardia “Interventi culturali” e nel 1982 la rivista Fragile, confluita poi nell’esperienza di in-Oltre.